Il Veneto Gravel è il più grande evento gravel bikepacking in europa che si svolge tutti gli anni in Veneto, con partecipanti italiani e stranieri da 20 paesi diversi.. Ad ogni edizione sono presenti centinaia di iscritti da ogni paese del mondo. Iscrivendoti al Veneto Gravel vivrai un’esperienza unica attraversando la natura, i paesaggi, le campagne, le colline e le città venete. Sfiderai te stesso dal primo all’ultimo chilometro. Venetogravel è un’evasione dalla routine
quotidiana, dalla famosa “comfort zone”. Ritmi diversi dal “normale” saranno dettati dal pedale, dall’alba, dal tramonto, da un buon pasto in una osteria veneta, dal riposo sotto un vigneto. Ci sarà chi percorrerà il tracciato no-stop fino alla fine, chi farà soste notturne sotto le stelle con il sacco a pelo e chi si coccolerà nelle strutture ricettive lungo i paesi attraversati. Un’avventura dove il protagonista sei tu.(Tratto dal sito internet della manifestazione: https://www.venetogravel.it ).
Per la nostra squadra era presente Alessandro Casale, il quale ci ha trasmesso un interessante resoconto sulla manifestazione che si riporta di seguito:
La Veneto Gravel è ormai una classica giunta alla settima edizione. Tre percorsi: Classic 700 km con 4300 m dsl.+, Short Beach 400 km e 2800 m dsl.+ e il nuovo percorso denominato Short Lake 400 km con 1800 m dsl.+
Dopo aver fatto la Short Beach nel 2021 e la Classica nel 2022, quest’anno decido di provare la “Short Lake”, che mi poprterà a scoprire le colline venetre e il Lago di Garda.
Modalità di partenza con cancelli temporali ovvero 21/4 dalle 15:30 alle 18:00, e 22/4 dalle 6:00 alle 8:00.
Progetto ambiziosamente di concluderla entro le 24 ore, preventivando tre ore di sonno . Quindi bagaglio leggero con sacco a pelo e bivi bag, opto per non portare il materassino ( peso in più e fatica sprecata a gonfiarlo), e poi a dormire comodi si rischia di prenderci gusto.
Compagni di viaggio Marco Sega e Patrick Maggiore ( organizzatori della Carso trail).
Partenza da Bassano del Grappa. Alle 14:30 siamo già in fila per ritirare il pacco gara e omologare l’orario di partenza. Fila interminabile iscritti quest’anno 1200 persone , non a caso è l’evento gravel più grande d’Europa.
Alle 16:00 riusciamo a partire. Clicca qui per un video degli organizzatori.
La traccia è puramente gravel tanti km , piste ciclabili, strade secondarie , argini e poi ancora argini e ancora argini…..
Dislivello poco, ma quel poco sono strappi violenti, colli Berici , Colli Euganei, e alcuni saliscendi sotto al Monte Grappa.
Il “flat” inganna, poca salita vuol dire anche poca discesa, come mi ha detto un inglese incontrato poi “no free miles” cioè non c’è un chilometro regalato, bisogna pedalare sempre.
Poco prima delle 18:00 siamo al primo check point a Piazzola sul Brenta (km35).
Alle 22 siamo già a San Bonifacio (km100) già scavalcati i colli Berici. Ci fermiamo a mangiare una pizza e facciamo il punto sulla situazione: Patrick non sta bene, Marco decide di stare con lui abbassando il ritmo, io invece decido di andare avanti ( i patti erano chiari già dall’inizio, quindi nessun rancore) .
A mezzanotte sono a Verona (km 130), all’1:30 a Peschiera del Garda ( km 170) secondo checkpoint. Iniziò a pensare di trovare un posto in cui bivaccare ma il sonno non si sente ancora e sinceramente la zona è umida e nebbiosa e quindi continuò a pedalare con l’idea di fermarmi, non appena ne sentirò il bisogno.
Queste sono state le ore più strane , praticamente da solo buio pesto ,solo il fascio di luce davanti alla bici è il Garmin a mostrarti la via. Dagli argini e dai cespugli arrivano rumori e versi di esseri mostruosi. Metto su le cuffie e ascolto musica per non sentire.
Alle 5 sono a Cerea ( km240) terzo checkpoint, trovo un bar che sta aprendo cappuccino e due brioches, che, a questo punto, sono un sogno che si avvera e…. la notte è già alle spalle.
E quando non te la aspetti, la crisi, freddo e nausea. Sto fermo al bar, mi scaldo un attimo e poi riparto. Arrivano le prime luci e ti guardi attorno, vedi persone , il mondo è tornato normale. Ancora dei lunghi argini, poi i Colli Euganei, fatti con il rapporto più leggero. Arrivo a Padova alle 10:30 ( km 330). Un toast, una Coca Cola e riparto. Manca poco. Gli ultimi argini, gli ultimi saliscendi e alle 13:45 sono finalmente a Bassano, passaggio a piedi sul Ponte degli alpini, gli ultimi 500 metri e sono arrivato (400 km).
Firmo il foglio Finisher. Mi offrono un pranzo che divoro poi vado in stanza, una doccia, dormo solo 3 ore e mi sveglio con la fame. Vado a Bassano rimangio e torno a dormire. Il giorno dopo realizzo quello che è successo.
Grazie a Francesca per le interminabili chiacchierate al telefono lungo gli argini infiniti per tenermi sveglio, quando la mente vacillava. Grazie anche alla mia Canyon Grail, compagna perfetta.