Veneto Gravel, l’evento di bikepacking, nasce dall’idea di voler percorrere tutto il Veneto in bici, collegando ogni suo segreto in un anello unico di 720 km attraversando città, campagne, pianura, mare, laghi e montagne.
Ogni anno la traccia si rinnova, per vivere al meglio l’esperienza del Veneto Gravel. Meno asfalto, più natura, questa è la nostra filosofia. Nel 2017 è nata la Veneto Gravel, oggi diventato “Classic”. Una traccia caricata sul tuo GPS ti farà cominciare quest’avventura, dove, seguendo il tuo passo, senza limite di tempo, vivrai un’esperienza unica.
Il nostro grande “avventuriero ed indomito ciclista” Alessandro Casale ha partecipato, ancora una volta, alla VG e ci ha descritto così la sua avventura:
“Giunta all’ottava edizione , la terza per me come partecipante , quest’anno ho deciso di cimentarmi nuovamente nella 700k denominata “Classic”. 1.774 ciclisti iscritti, due le partenze: la prima il venerdì pomeriggio e l’altra il sabato mattina. Quattro le tracce possibili: Classic (720 km e +4.300 dsl); Short Beach (400 km e +2.800 dsl);
Short Lake (400 km e +1.800 dsl) e Newbie (200 km e +2.800 dsl). Visto il numero di partecipanti la partenza non è collettiva ma all’atto della partenza viene registrato l’orario. Cristian Gorjan, compagno rodato di avventure, ed io decidiamo di partire il venerdì 19 aprile al pomeriggio.
Programma di giornata: percorrere i 180 km con 1700 di dislivello che ci separano da Oderzo, paese nel quale abbiamo lasciato l’automobile che utilizzeremo come rifugio notturno. La traccia, “estremamente” gravel, con strade bianche e strade secondarie parte da Bassano del Grappa passando per la Val Sugana, Feltre , Belluno, Ponte nelle Alpi , lago di Santa Croce , Conegliano e Oderzo.
Freschi di partenza percorriamo ,con una sola sosta a Belluno per il checkpoint (CP) , tutta la traccia ed arriviamo a Oderzo all’una di notte. Dove mangiamo quello che ci siamo portati nelle borse frigo lasciate in macchina e dormiamo qualche ora.
L’idea a questo punto era di trascorrere la seconda notte in sacco a pelo in qualche rifugio di fortuna ma visto il freddo di questa strana primavera cambiamo idea e prenotiamo una camera a Cerea dovendo percorrere 280km con pochissimo dislivello sui colli Euganei. Il secondo giorno raggiungiamo Caorle CP3 , poi Jesolo , Treviso CP4, Mirano CP5 Padova , Legnago e Cerea CP6 dove arriviamo alle 22:30, mangiamo una pizza al volo, troviamo la stanza e ci riposiamo. Ultima tappa di 250 km con circa 1.000m di dislivello attraverso Custoza, Peschiera del Garda , Verona, Zevio CP6, San Bonifacio, Lonigo , Piazzola sul Brenta e Arrivo a Bassano del Grappa CP8. Ora di arrivo 20:30 per un totale di 53 ore di cui pedalate 33.
Traccia suggestiva ma a volte monotona, soprattutto i lunghissimi argini rettilinei in cui sembra di non muoversi di un metro rispetto al paesaggio. Bella l’idea di far attraversare tutti i centri storici delle province, checkpoint quasi tutti organizzati in concessionari di biciclette con officine annesse dove nelle ore diurne più persone hanno chiesto
assistenza o acquistato ricambi, sicuramente meno “adventure” come esperienza ma molto utili. All’arrivo pasta e fagioli, frittata dolce e birra offerta dall’organizzazione. Pacco gara lussuoso con cibo, Prosecco, liquore e dolci. Il tutto proveniente da aziende venete. Oltre a un cappellino personalizzato e una borraccia VG2024 .
Tre giorni vissuti in bicicletta (con dolori annessi che lascio immaginare), chiacchierato con tanti ciclisti da tutta l’Italia e molti stranieri. Il meteo è stato clemente con noi, altri hanno preso pioggia, chi poi ha .pedalato anche il lunedì ha tutto il mio rispetto visto quanto si è scatenato sul Veneto.
La compagnia di Chistian è stata fondamentale, per ridere, scherzare e tirarci su a vicenda. Essenziale in questo tipo di eventi è trovare una persona positiva, disposta al sacrificio, determinata e che abbia il tuo stesso ritmo di pedalata. Siamo stati fortunati. Gli abbracci e le pacche sulle spalle all’arrivo non si contano , le emozioni ancor meno.