L’Alta Valtellina Bike Marathon (AVBM), il tradizionale evento lombardo dedicato agli appassionati di mountain bike, uno degli appuntamenti più attesi e più spettacolari di tutto l’arco alpino, si è svolto il 31 luglio all’interno di un intero fine settimana di attività nel Parco Nazionale dello Stelvio. Epicentro il comune di Valdidentro, nei pressi di Bormio.
Sono tre i tracciati della granfondo che si snodano tra l’altopiano di Cancano e la splendida Val Viola e il lago di Livigno e sono rispettivamente: il Marathon: di 100 km per 3.260 m di dsl; l’Endurance di 76 km per 2.400 m di dsl e il Classic di 44 km per 1.485 m di dsl.
I tracciati che i bikers dovranno affrontare sono caratterizzati al 90% da strade bianche sterrate dal fondo compatto, con alcuni tratti di single track appositamente curati e disegnati, tutti da guidare agevolmente.
Emblema dell’intera manifestazione, il percorso “Marathon” (il più lungo e impegnativo) dell’evento valtellinese ha uno sviluppo complessivo di 100 chilometri con un dislivello di 3.260 metri (quota massima a 2.311 metri, minima 1.320; salite fino a una pendenza massima del 30%), discese 11%).
Ed è proprio nel “Marathon” che ha voluto cimentarsi il nostro Enzo Federico, il quale, per questa ennesima avventura è stato accompagnato, assistito e incoraggiato dagli inseparabili amici Andrea Skerl e Manuela Stiastny.
Una gara davvero impegnativa, tosta e particolarmente faticosa, come lo stesso Enzo ci ha fatto sapere telefonicamente un paio di giorni dopo mentre si stava già riposando e rifocillando al sole della sua amata Sicilia.
Un’ottima organizzazione, un tracciato molto vario con meravigliosi panorami: asfalto iniziale, sterratoni impegnativi ed altri compatti e scorrevolissimi, single track tecnici. Salite dure e discese divertenti ma mai pericolose, come ad esempio quelle verso il lago di Livigno e verso i laghi di Cancano. Indimenticabili per la loro durezza gli ultimi 20 km con tanti, anzi troppi saliscendi che “tagliavano” le gambe a chi di chilometri ne aveva già pedalato 80.
All’arrivo, dopo 8 ore e 37 minuti estenuanti di gara ad aspettarlo c’erano loro: Andrea e Manuela perché, come aveva già avuto modo di canticchiare qualcuno: amico è bello, amico è tutto, è l’eternità. È quello che non passa, mentre tutto va… il più fico amico è quello che resisterà….
Commento di prova (Gian)