Questa gara prende ispirazione da “THRASHIN” iconico film degli anni 80, dove il protagonista Cory Webster sfidava in una gara di discesa durissima, denominata appunto “La Massacre”, altri skaters provenienti da ogni parte dell’America.
Con che bici, copertoni o rapporti affrontare “La Massacre”? La risposta non esiste perché qualsiasi configurazione sceglierete sarete avvantaggiati in alcuni tratti e svantaggiati in altri quindi a voi la scelta. Di sicuro non potrà essere una bici da strada.
La “Massacre” nostrana non è una gara di discesa, nemmeno una corsa Gravel, non è una Rando e di sicuro non è una scampagnata. La parola stessa “Massacre” fa paura. Ciò nonostante un centinaio di atleti, provenienti da varie regioni, si sono presentati alla partenza a Villorba (TV) ma solo 66 riusciranno a portare a termine questa sfida.
Una sfida che solo un guerriero del XC TEAM ha avuto il coraggio di affrontare: il nostro Renato Radovini, il quale ha percorso i 200 km con 4.400 m dsl in 16 ore e 40 minuti.
Ha dovuto percorrere morbide salite alternate a rampe ripidissime con pendenze fino al 30%, discese facili o super tecniche che hanno costretto gli avventurosi, in alcuni tratti, a scendere dalla bici e spingerla, essendo impossibile pedalare.
Un’ impresa epica che si è svolta su strade secondarie asfaltate, strade bianche, sentieri e singletrack.
Per aumentare la difficoltà del percorso, gli organizzatori hanno trasmesso agli iscritti la traccia definitiva solo una settimana prima dell’evento. Il percorso non viene segnalato ma è individuabile tramite l’utilizzo della traccia gps. Si viaggia a proprio rischio e pericolo.