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MARATHON DELL’ALTOPIANO: 11 giugno 2023 Gallio (VI)

L’11 giugno si è svolta la quinta edizione della Marathon dell’Altopiano organizzata dalla Società A.S.D. Cortina Experience. A Gallio, sull’Altopiano dei Sette Comuni, c’erano centinaia di bikers provenienti da tutt’Italia per aggiudicarsi la prestigiosa prova.

Due i percorsi previsti: Il percorso Classic di 43 km, con 1600 mt di dislivello che si snodava tra strade forestali, fondi erbosi e tratti molto tecnici. Numerosi sono i luoghi d’interesse storico e naturalistico lungo il percorso. In primis la Città di Roccia sul Monte Fior, uno dei tratti più iconici che caratterizzano la Marathon dell’Altopiano, a seguire breve tratto lungo il Sentiero del Silenzio in Località Campomuletto per poi proseguire verso il Monte Longara, dove oltre al panorama a 360° sulla conca Altopianese, si incontrano l’altare dedicato a Papa Giovanni Paolo II e due caratteristiche Malghe d’alpeggio.

Il percorso Marathon di 60 Km con 2200 mt di dislivello, più tecnico e impegnativo, è indicato a chi ha una buona preparazione sulle lunghe distanze. Il percorso è uguale al Classic nel tratto iniziale e finale, ma con una variante di circa 20km che attraversa alcune delle zone più caratteristiche e suggestive dell’Altopiano, tra cui Malga Fiara, Malga Moline e il bivio delle Terre More. Tecnica e abilità sono qualità fondamentali per non precludere il divertimento in gara. (liberamente tratto da www.veneto.eu)

Per la nostra squadra presente al via, per affrontare il “classic” c’era Maurizio Costanzo. Presente anche l’amico e atleta Stefano Felluga della ASD Gruppo Generali. Ad attenderlo la moglie Donatella e il simpatico Spritz. Percorso a tratti insidioso, per il terreno fangoso dovuto alla tormenta scatenatasi la notte precedente. La lunga salita iniziale su asfalto, con strappi al 12%, portava i partecipanti verso la “Ski Area le Malette” e successivamente su un sentiero erboso verso Campomulo. Una lunga discesa su strada forestale portava verso Malga Ronchetto quindi si procedeva per un sentiero ripido e fangoso nel bosco verso Malga Fratte da dove partiva la strada forestale per raggiungere il Monte Fior. Da qui, costeggiando la scenica “città di roccia” (affioramenti stratificati di calcare) si scendeva verso Malga Slapuer e da qui sempre su sentieri fangosi nuovamente verso Campomulo e poi su verso il Monte Longara. La lunga discesa finale nel bosco con tratti molto tecnici (infermieri della Croce Rossa Italiana seduti a lato del single track nei tratti più pericolosi) riportava i ciclisti verso il traguardo nella piazza di Gallio. Stefano ha tagliato il traguardo in 3:52:14 mentre Maurizio ha impiegato 4:52:38.

Anche la rivista triestina Citysport ha pubblicato un articolo in merito, clicca qui per leggerlo.

Pubblicato il Gare mtb

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